Lo Smart Working, per noi è…

Lo Smart Working, per noi è…

Separatore

Ore 6:00, suona la sveglia ed il primo pensiero è: «oggi non ho proprio voglia di prendere la macchina e buttarmi nel traffico» oppure «non voglio proprio pensare a dover uscire di casa con questo freddo ed andare alla fermata ad aspettare il treno o l’autobus che tanto sono sempre in ritardo».
Comunque ci prepariamo e la routine di tutti i giorni inizia: traffico, affollamento sul mezzo pubblico e così fino a sera pensando: “Ma come sarebbe bello poter lavorare da casa, senza troppi sbattimenti per spostarsi, senza passare ore su una macchina o su un mezzo pubblico”.

Questo è stato il pensiero, in tutti questi anni, di tantissima gente ma negli ultimi mesi in molti hanno provato cosa vuol dire lavorare da casa grazie al lavoro agile… allo Smart Working.

Da qualche mese “grazie” al problema Covid-19, lo Smart Working è diventato uno strumento utilizzato da tantissime aziende per i propri dipendenti che continuano a svolgere il loro lavoro, in maniera agile, da casa.

Nell’ambito delle misure adottate dal Governo, questa tipologia di lavoro è stata normata e vivamente consigliata proprio per cercare di contenere una Pandemia Mondiale con la quale ci stiamo scontrando tutti e tutti i giorni e che non sappiamo quando avrà termine.

Smart Working, soluzione se ben attrezzati

Smart Working, soluzione se ben attrezzati

Questa “rivoluzione lavorativa” ha portato sia le aziende che le persone a dover modificare i propri comportamenti in maniera radicale.

Lato azienda, per esempio, questo processo ha portato alla necessità di avere tutto in formato digitale in modo da far spostare fisicamente il meno possibile il lavoratore, a favorire un maggior esborso economico per rimborsi spese (attrezzature varie come PC, cuffie, WebCam, scrivanie, Internet), ad un migliore efficientamento delle proprie risorse IT ma anche ad una “paura” che il lavoratore da casa possa essere ugualmente produttivo.

Lato lavoratore, invece, questo ha portato ad una diversa organizzazione degli spazi e della giornata, ad uscire meno da casa e ad avere rapporti diversi con i colleghi e a cercare di distrarsi meno.

Ci sono persone che apprezzano questo modo di lavorare, altre meno e sicuramente l’inizio non è stato dei più facili tra attrezzature informatiche o inesistenti o non idonee (protezioni, applicativi informatici ecc.), collegamenti Internet alle volte non adeguati alle esigenze ma tutto questo ci segnerà per sempre e cambierà molti modi di lavorare.

La nostra visione è…

La nostra visione è…

Ripensare ai luoghi di lavoro, alla Trasformazione Digitale del lavoro e ad una diversa maniera di integrazione, ha portato ad avviare anche attività parallele come gli Studi sui comportamenti durante lo Smart Working; i Processi di dematerializzazione documentale; le modifiche sull’organizzazione delle giornate ma, molto probabilmente, uno dei tanti aspetti negativi di tutto questo è poter avere meno “socialità” e “contatto” con i colleghi, i clienti/fornitori o, in generale, con le persone.

In Virtual Coop, anche per salvaguardare la salute del lavoratore, si sono attivati processi di Smart Working per quei lavoratori più “fragili” o per i quali il Covid-19 ha accentuato le difficoltà negli spostamenti.

Nei prossimi giorni, riporteremo i racconti di alcuni colleghi che hanno vissuto o che stanno vivendo questo modo di lavorare e che ci racconteranno gli aspetti negativi e o positivi di questo, per molti, nuovo metodo lavorativo.