Lo Smart Working per Paul

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Sono Paul Carciuc, ho 32 anni e provengo dalla Romania. Da oltre cinque anni, dal 2015, lavoro per la Cooperativa Virtual Coop ed essendo disabile al 100%, sin dall’inizio, ho lavorato da casa per mia scelta.

Mi occupo di data entry e posso affermare con certezza che la mia esperienza, in tutti questi anni di lavoro da casa, è sicuramente positiva. Sì, è vero, c’è anche un lato negativo, ma di questo ne parleremo dopo.

Lavorare da casa in Smart Working, per me è una cosa positiva perché non sono stressato soprattutto alla mattina, infatti non devo pensare che mi devo svegliare due ore prima, mi devo preparare, prendere l’autobus, freddo, caldo, pioggia ecc.

Riesco ad organizzare meglio la mia giornata, gli appuntamenti che ho, e persino le eventuali visite mediche o di controllo. Penso che lavorare da casa sia una soluzione positiva anche per la Cooperativa, perché sono più efficiente e produttivo.

Però, come dicevo prima, c’è anche un lato negativo. La cosa più brutta dello Smart Working è senza alcun dubbio, la non socialità. Sì, è vero, abbiamo la tecnologia dalla nostra parte, possiamo ‘’socializzare’’ via Web, App, Skype, Email, Zoom eccetera, ma non è la stessa cosa che rapportarsi di persona con i colleghi.