La Disagenda, un’agenda per tutti!
La Disagenda, un’agenda per tutti!
La storia, gli argomenti e la vitalità
La Disagenda è stata creata nel 2003 in concomitanza con l’Anno Europeo delle Persone con Disabilità. Il progetto fu presentato al Ministero del Welfare e fu approvato. Insieme al Consorzio Sic, Virtual Coop ha prodotto la prima Disagenda nel 2004, registrandone il marchio. L’iniziativa fu sospesa fino al 2010.
Nel 2009 fu edito da Virtual Coop, un giornale cartaceo mensile dal nome “Buone Notizie Bologna” e la Disagenda fu distribuita ai lettori come gadget di fine anno. Per finanziare il progetto, la Disagenda mette a disposizione degli spazi pubblicitari per gli Enti Pubblici, Privati, Aziende e Cooperative. La distribuzione dell’articolo è mirata, prima viene effettuata a tutti i collaboratori e sponsorizzatori, poi a Enti, Cooperative e Aziende. A occuparsi della grafica e della pubblicità con gli inserzionisti già clienti è Maria del Mar Lazaro Lazaro, mentre i nuovi contatti sono gestiti da Luca Cavrini. Maurizio Cocchi si occupa invece dei testi e del coordinamento del lavoro. A mano a mano che aumentano i contatti viene aumentata la platea della distribuzione: con il lancio dei Centri Socio-Occupazionali vi sarà occasione per allargare la diffusione. La Disagenda ha lo scopo di diffondere la cultura della disabilità, mettendo in rilievo le attività che i portatori di handicap possono realizzare.
La prima Disagenda del 2004, contrariamente a quelle successive, è di maggiori dimensioni. Essa è stata corredata di bellissime fotografie dedicate ai disabili e alle loro attività intrecciate con il calendario dei giorni e un piccolo spazio per annotare gli appuntamenti. Presenti anche interviste e dichiarazioni.
Nel 2010, invece, la Disagenda ha una copertina di colore nero, con vivaci scritte in bianco e arancione, mentre all’interno vi sono solo gli spazi per scrivere le annotazioni. Il numero del 2011 è dedicato alla “Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità”, discutendo sui principi generali, sulle donne e sui minori portatori di handicap, sul diritto all’istruzione, sul diritto alla partecipazione alla vita pubblica. Nel 2013 la copertina è verde, ed è arricchita di fumetti all’interno, in cui vi è anche la citazione di una frase di Goethe che rimane impressa: “Qualunque cosa tu voglia fare o sognare di fare incominciala, l’audacia ha in sé genio, potere, e magia”.
L’anno successivo, 2014 si parla di Wheelchair Hockey e di Tennis in carrozzina, raccontando la squadra e gli atleti. Si racconta anche di tante altre attività eseguite da disabili come il teatro, la danza e il giornalismo.
Nel 2015 si ragiona su tanti mestieri svolti da persone con disabilità tra cui i lavori agricoli, ai quali molti disabili aspirano. Purtroppo, il problema sono le macchine agricole che non sempre vengono rese accessibili e adattate.
Il 2016 è l’anno degli oggetti inventati per disabili diventati poi di uso comune: lo spazzolino elettrico, lo sbuccia e pela verdure e frutta e le poltrone a postura variabile.
Il 2017 è dedicato ai grandi dell’arte, da Ludwig Van Beethoven a Touluse Lautrec e da Stevie Wonder fino ad Omero, presumibilmente non vedente autore dell’Iliade e dell’Odissea.
Ricordate Frida Kahlo e i suoi dipinti surreali? Nel 2018 è citata nella Disagenda insieme al quadro di Sorolla “La triste eredità”. Infatti, questo è l’anno delle arti figurative che illustrano l’handicap, mostrandone la sofferenza, la miseria, la fatica, la nobiltà. Il 2019 affronta la letteratura che racconta la disabilità: si parla anche delle avventure di Don Chisciotte della Mancia, anziano che della sua pazzia non si rende conto e cerca di ristabilire una relazione tra una deludente realtà e le proprie aspirazioni e fantasie, difendendo principi o nobili ideali superati o irreali. Un occhio anche a Giacomo Leopardi il quale ci dimostra che la disabilità non è un ostacolo per apprendere ed esprimere le proprie potenzialità, ma spesso è uno stimolo per intraprendere strade nuove e originali. Se il 2020 è dedicato al cinema che ci descrive i protagonisti e le relazioni dei disabili, nel 2021 la Disagenda si confronta con i campioni sportivi portatori di handicap.
In Redazione Silvia Saronne